Uno dei trekking più belli da fare in provincia di Lecco secondo me è quello che ci porta in cima al Resegone al rifugio Azzoni partendo dai piani d’Erna.
In realtà il nostro trekking al rifugio Azzoni potrebbe partire anche da più in basso dalla partenza della funivia, unica differenza oltre all’aumento del dislivello sarebbe affrontare un percorso nel bosco che non ci lascerà certo ricordi indimenticabili.
Meglio quindi partire per il nostro trekking dalla fine della funivia che porta ai piani d’Erna.
Dove parcheggiare
Per raggiungere il Rifugio Azzoni partendo dai piani d’Erna possiamo parcheggiare l’auto comodamente nel parcheggio della Funivia (pagando 3€ di parcheggio). Il parcheggio è ampio, ma se andate nel week end cercate di esser li prima delle 9.00 in quanto si riempie velocemente.
La foto sopra rappresenta il parcheggio alle ore 8.12 di un venerdì di Agosto.
Percorso e difficoltà di salita
Siamo partiti preso e abbiamo raggiunto la partenza della Funivia dei piani d’Erna poco prima dell’apertura. La prima corsa della funivia infatti parte alle 8.30, ci muniamo subito dei biglietti e via verso la cima.
Arrivati in cima alla funivia abbiamo già un’antipasto di quello che sarà il paesaggio che ci aspetta durante la giornata.
Usciti dalla funivia (ore 8.44) scendiamo dalla stradina che si trova sulla sinistra e dopo un centinaio di metri troviamo di fronte al cartello che ci indica Pian Serrata – Rifugio Azzoni sentieri 5 e 1 e lo seguiamo.
L’inizio di questo trekking sembrerebbe sbagliato, infatti la strada per circa una ventina di minuti scende e si addentra nel bosco.
Dopo il tratto nel bosco la strada comincia a salire e comincia a farci capire che sarà una bella sfacchinata arrivare fino in cima.
Il primo tratto di sentiero non presenta particolari difficoltà, però proseguendo in molti tratti il sentiero si fa stretto ed è necessario prestare molta attenzione. Dopo circa 45 minuti di cammino vediamo in lontananza la prima catena che troveremo sul nostro cammino.
La prima volta che abbiamo visto il sentiero nel 2020 ne siamo rimasti spaventati in quanto da lontano è molto peggio di quello che è in poi nella realtà salendo.
Superata la prima catena da questo punto il sentiero comincia a salire in maniera decisa e richiede un buon impegno fisico e molta attenzione.
Dopo circa due ore di cammino siamo arrivati al punto in cui inizia la parte più difficile del cammino, da qui si comincerà a salire forte con tratti dove può essere necessario aiutarsi con le mani per salire.
Incontriamo quindi la seconda catena, questa è la più tosta in quanto sotto abbiamo un leggero strapiombo. Di certo questo tratto non risulta adatto a chi soffre di vertigini.
Fatte le dovute premesse vi dico che se avete la giusta attrezzatura e vi attaccate alla catena è fattibile.
Svoltato l’angolo finalmente vediamo il rifugio Azzoni in lontananza che ci stimola per affrontare l’ultimo tratto.
Questo tratto in verità risulterà essere il più ostico in quanto in alcuni punti bisogna arrampicarsi sulla roccia e prestare attenzione.
Giusto per darvi un’idea di quello che vi aspetta, la foto sotto indica l’ultima parte del sentiero per raggiungere l’Azzoni.
Pranzo al Rifugio Azzoni
Il rifugio Azzoni offre diverse opportunità noi abbiamo scelto un tagliere di formaggi e salumi (buono), spezzatino con polenta (sufficiente) e salsiccia con patate (Buono). Diciamo che come cibo seppur molto decantato non rientra nella mia top 5 dei rifugi dove mangiare. Resta comunque il fatto che la vista che abbiamo da lì è spettacolare.
Dati Tecnici della salita al Rifugio Chiavenna
Partenza: Funivia Piani d’erna 1.375 mt slm
Arrivo : Rifugio Azzoni – 1.860 mt slm
Lunghezza Complessiva: N.D.
Tempo di salita: 2.45 h
Dati di Contatto
Profilo Instagram Rifugio: N.D.
Sito web: Rifugio Azzoni
Telefono: 3319877220
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